IL DUO BRREMAUD E BERTOLUCCI MANDANO IN VACANZA PAPERINO IN “LE VACANZE DI DONALD” 

Come ogni anno, arriva quel periodo dell’anno in cui la vita monotona della città non la si sopporta più tanto che si ha voglia di staccare la spina. Un po’ come fa il famoso papero di casa Walt Disney nel fumetto realizzato da Frédéric Brrémaud (storia) e da Federico Bertolucci (disegni) denominato semplicemente “Le vacanze di Donald”.

Sfogliando le pagine del volume, fin da subito risalta agli occhi una curiosa scelta stilistica: ogni tavola e in ogni vignetta manca totalmente i dialoghi. La storia quindi è lasciata raccontata dalle stesse immagini. Bastano queste per raccontare e alla fine assistere alla divertente conclusione.

Già perché seppur mancano i dialoghi, sfogliando la graphic novel, non potete non sorridere di gusto alle divertenti “disavventure” di Paperino, il quale dovrà vedersela con due scoiattoli dispettosi e con un orso non proprio del tutto tranquillo. Insomma nella maggior parte delle vignette assisterete a momenti al dir poco esilaranti in pieno stile Disneyano.

Inoltre i colori e i disegni sono un vero spettacolo per gli occhi: osservando ognuna di esse, si ha l’impressione di ammirare dei fotogrammi di una vecchia puntata con protagonista proprio Donald Duck. Un applauso quindi all’artista italiano il quale è riuscito a dare una sorta di tocco “vintage” all’intera opera.

Quello che ne esce fuori da questo lavoro dei due artisti è tutto sommato un buon lavoro, la storia è scorrevole, i disegni sono chiari e divertenti. Ci troviamo nel classico caso in cui le immagini sono più forti di qualsiasi dialogo che potrebbe avere ognuno dei personaggi inseriti nella storia.

Per gli amanti dei personaggi Disney quindi questa è un’occasione da non perdere assolutamente. All’interno respirerete ovviamente tutta l’essenza dei vostri eroi più amati fin dall’infanzia. fidatevi L’opera è stata pubblicata in tempi record sia in Francia e sia in Italia con Panini comics ed è disponibile per l’acquisto dallo scorso 24 marzo.

Lascia un commento