MARADONA: SOGNO BENEDETTO: NELLA SERIE TV SUL “D10S” CHI HA INTERPRETATO MEGLIO IL PROPRIO RUOLO?

Classificazione: 1 su 5.

Lungo un mese e mezzo i fan o comunque gli amanti del calcio hanno potuto guardare una nuova “versione” della vita e carriera del leggendario Diego Armando Maradona, nella serie tv di stampo argentina, spagnola e italiana de “Maradona: sogno Benedetto”. Lungo i 10 episodi che compongono il prodotto seriale abbiamo visto il Diego nascere, crescere e diventare un grande del Mondo del calcio fino ad arrivare all’anno del suo addio.  Una storia lunga più di vent’anni passata ad indossare le maglie di sette squadre di calcio oltre a quella della Nazionale abiceleste (nella serie televisiva indossa solo le maglie di cinque squadre le più note ai più). Nel corso di ciascun puntata, abbiamo visto il volto del “Dios” cambiare nel corso degli anni come a cambiare in schermo sono stati gli attori coinvolti nella realizzazione del prodotto. In tutto abbiamo visto tre attori (più il piccolo attore chiamato ad interpretare Diego Armando da bambino).

Il primo attore a comparire in schermo è Nico Goldschmidt. Il giovane attore ha interpretato il campione argentino durante la sua scalata nel mondo del football, quindi gli anni all’Argentinos Juniors e il passaggio al Boca Juniors (con vittoria del campionato argentino). Successivamente lo vediamo perdere per un soffio il treno della Nazionale argentina per “consolarsi” con quello della Nazionale under 20 (con vittoria del Mondiale di categoria). Già in quei anni “Pelusa” (come scherzosamente viene soprannominato dai suoi amici più stretti) ci mostra un carattere ribelle ma pronto a difendere un compagno in difficoltà o comunque a cacciare fuori gli artigli per dimostrare il proprio valore e talento a chiunque avesse dei dubbi sul suo conto. Nonostante ciò però, l’attore argentino classe ’86 in schermo non ricorda in nessun modo il campione nell’età adolescenziale o subito prima quella adulta. Anche la sua performance, nonostante si veda la grande passione che ci mette per recitar nel modo migliore Maradona da ragazzo, tutto ciò resta una prova attoriale appena sufficiente.

Negli episodi successivi vediamo l’entrata in scena di Nazareno Casero, durante il suo salto di qualità in un club leggendario (il Barcellona), poi il suo passaggio in Italia al Napoli (probabilmente i suoi anni più belli vissuti da calciatore passati tra ombre e luci), per arrivare alla realizzazione dell’altro suo sogno da bambino (la vittoria del Mondiale a Messico ’86). Guardando gli episodi con lui protagonista, vi sorprenderà il fatto di vedere un attore il quale è riuscito alla perfezione ad imitare il “pibe de oro”. Durante il trascorrere delle puntate sembra quasi di rivedere Maradona stesso: identica fisionomia, identiche gesticolazioni, identico atteggiamento. Insomma, l’attore argentino mette a segno un’ottima interpretazione durante i sette episodi della serie tv. Merita senza alcun dubbio un appaluso per la sua interpretazione. Se la gioca (per non dire vincere a mani basse) benissimo con l’attore che interpreterà Maradona da adulto.

Quest’ultimo attore è Juan Palomino. L’attore si ritrova ad interpretare una delle fasi più “delicate” e drammatiche vissute da Maradona, il primo terribile infarto inseguito ad overdose di cocaina. L’attore argentino lo abbiamo visto qua è la nella maggior parte della serie, visto che la storia si moveva su due binari, una che raccontava la sua carriera da calciatore e l’altra che raccontava infatti il periodo di coma in un ospedale in Uruguay e la successiva convalescenza. Quindi lo stesso attore argentino è stato chiamato ad una performance molto impegnativa rispetto agli altri due attori. Però tutto sommato riesce a portare a casa una buona performance questo bisogna dirlo giocandosela a viso aperto con Casero come si è anticipato già qualche riga più su. E uno dei motivi di ciò è soprattutto il fatto che pure guardando lui in schermo si ha l’impressione di rivedere lo stesso mitico numero dieci. Assolutamente buona la sua performance. Durante gli episodi con Palomino protagonista, noi spettatori assistiamo al suo addio al calcio giocato dopo qualche anno passato indossando la maglia degli Xeneizes oppure durante una sua lunga intervista fare un resoconto generale della sua carriera di calciatore.

Al di là dell’interpretazione dei tre protagonisti visti lungo questi dieci episodi, il prodotto seriale può essere per uno sportivo una valida alternativa ai Docufilm seppur la stessa serie tv pecca (e si nota) di tante problematiche (dai fatti veramente accaduti fino ad arrivare i numerosi “tagli” effettuati i quali la fanno sembrare una serie non completa del tutto). Ma nonostante ciò, si può affermare che la piattaforma streaming di Amazon Prime Video si ritrova nel suo catalogo un’ottima pedina della sua scacchiera. Tutta la serie tv è disponibile dal 29 ottobre scorso.

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